PRONTI ... VIA!!!

SI RIPARTE: UN'ATTIVITA' PER I PRIMI GIORNI ... PER SCALDARE I MOTORI...


Le vacanze volgono al termine, il viaggio continua, la scuola ci aspetta ... insegnanti e alunni riprenderanno a lavorare insieme e, per far questo nel migliore dei modi, è necessario crederci, partire positivi e con entusiasmo!!!

1. Iniziamo leggendo ai bambini questa simpatica storia:

"A scuola principessa" di Giovanna Zoboli e Gabriella Giandelli Ed. Topipittori


Recensione: Vita dura per la principessa Drusilla. Arriva settembre, e ad aspettarla ecco il primo giorno di scuola. Ma è proprio necessario andare a scuola? chiede ai genitori. Su questo punto, il re e la regina sono irremovibili: per essere dei bravi sovrani bisogna studiare. Ma com'è veramente, questa scuola? domanda la principessina a coetanee, amici e vicini di casa. Ognuno di loro, a quanto pare, ha una risposta diversa. E le notizie non sono delle migliori. Ma si tratta di racconti veri o inventati?

2. Scriviamo alla lavagna le informazioni sulla scuola che ha raccolto la principessa Drusilla con il nome di chi gliele ha fornite:
  • Duca di Brocca Maliarda: "La scuola è una specie di castello degli orrori, dove ci sono mostri chiamati bidelli..."
  • Marchese di Malga Ribalda: "E' un posto dove tutti stanno in silenzio..."
  • Re di Gatta Randagia: "Ci abitano milioni e milioni di volumi e per i bambini rimane poco spazio..."
  • Regina di Tazza Dipinta: "La scuola è un ospedale..."
  • Marchese Aldo di Stazza Massiccia: "E' la fabbrica dei compiti..."
  • Baronessa del Dente Spezzato: "La scuola è una prigione..."
  • Principessa timida: "La scuola è dove i bambini diventano grandi."
3. Poniamo ai bambini le seguenti domande:
SARANNO VERE LE NOTIZIE SULLA SCUOLA RACCONTATE ALLA PRINCIPESSA DRUSILLA? 
CON CHI DI QUESTI PERSONAGGI SIETE D'ACCORDO? PERCHE'?

4. Avviamo un'attività di Cooperative learning dividendo la classe in 6 gruppetti a composizione casuale TECNICHE PER LA FORMAZIONE DEI GRUPPI


5. Proponiamo a ciascun gruppo, che nel frattempo si sarà dato un nome, di discutere una delle opinioni dei primi 6 personaggi scritti alla lavagna, aiutandosi con la scheda che verrà loro assegnata. Con le risposte concordate e i disegni prodotti ogni gruppo realizzerà un cartellone, lasciamo liberi i bambini e le bambine di decidere al loro interno come realizzarlo e suggeriamo loro di dividersi equamente i compiti. Permettiamogli anche di uscire dall'aula e di intervistare gli operatori della scuola se lo ritengono necessario, un po' di movimento renderà l'attività più divertente.SCHEDE GUIDA


6. Come ultimo impegno, richiediamo di riflettere prima individualmente e successivamente in gruppo su come hanno collaborato, per fare questo si può proporre l'attività di “round table” e alla fine un relatore per gruppo, scelto ancora casualmente, restituirà ai compagni di tutta la classe la sintesi delle riflessioni emerse.
Sarà compito del docente aiutarli, consegnando a ogni alunno un foglietto con le seguenti domande:

-Come ti sei sentito durante l’attività?
- Cosa pensi del lavoro che avete fatto?
- Cosa hai fatto di importante per il lavoro  di gruppo?
- Siete stati capaci di concludere il lavoro nel tempo previsto? (se la risposta è no, spiegate il perchè)


POCHE, SEMPLICI PAROLE SULL'APPRENDIMENTO COOPERATIVO

Una classe cooperativa è un insieme di piccoli gruppi di 3 - 4 componenti ciascuno, uniti preferibilmente in modo casuale.
I membri del gruppo si attivano per portare a termine un lavoro che richiede una responsabilità individuale nell'acquisizione delle competenze utili al raggiungimento di uno scopo.
"E' un metodo di apprendimento-insegnamento in cui la variabile significativa è la cooperazione tra gli studenti" 
(M. Comoglio)

Le teorie di riferimento sono il Costruttivismo che definisce l'apprendimento come costruzione del sapere, integrando conoscenze che già si possiedono con quelle nuove che via via si acquisiscono e il Movimento della valutazione autentica che sostiene che si apprende ogni qualvolta si riescono ad utilizzare conoscenze e abilità pregresse in situazioni nuove analoghe o simili.
L'insegnante ha il compito di facilitatore dell'apprendimento.
Perchè il metodo funzioni è necessario che i compiti affidati ai gruppi siano chiaramente definiti , che venga stabilito un tempo esecutivo, che la partecipazione di tutti gli studenti sia attiva e che si creino ruoli scambievoli tra insegnante e alunni, in quanto tutti sono in apprendimento e tutti hanno qualcosa da insegnare.






Questa attività mi sembra possa essere accattivante per i primi giorni di scuola, dopo aver trascorso delle vacanze serene in bellissimi luoghi di villeggiatura e quando una sana nostalgia la fa da padrone, credo sia opportuno rivalutare la scuola, il suo significato e la sua utilità, Mi auguro pertanto che, dopo questo lavoro, i nostri alunni si trovino d'accordo con la Principessa timida e non solo loro, ma anche noi maestre!!! 



Una volta realizzata l'unità didattica nella mia classe, sarò lieta di pubblicare le foto dei cartelloni che realizzeranno i miei alunni, nel frattempo invito i visitatori del blog a comunicare altre idee e proposte ed eventualmente anche link che possano offrire altri spunti e suggerimenti! Sono convinta che ci sia un mondo di idee nella testa di ogni insegnante e che solo con il confronto si possa davvero costruire una scuola migliore!!! VI ASPETTO!!!




COME PROMESSO ...

Ecco i lavori dei miei alunni di terza A e terza B




















Per concludere l'attività, nelle ore di musica insegnerò ai bambini il canto: "Grazie scuola" di Dolores Olioso.














SUPERAMENTO DEGLI STEREOTIPI NEL DISEGNO INFANTILE: L'ALBERO

Classe seconda, prima richiesta fatta ai bambini:

Disegnate un albero.

Tutti i disegni realizzati sono stati appesi in classe, uno dopo l'altro                                
( suggerimento: è molto efficace appendere alla parete delle cartelline trasparenti da raccoglitore, eliminando la striscia contenente i quattro buchi, in questo modo si potranno infilare e togliere velocemente e comodamente i fogli A4 con i lavori dei bambini, che rimarranno così ben conservati) 

Il tema dell'albero, affrontato quest'anno,  mi ha permesso di creare un'occasione per farlo analizzare attentamente ai bambini nei diversi contesti in cui lo si può incontrare: 
  • l'albero nella realtà:
    p
    asseggiata nel giardino della scuola per guardare, toccare, abbracciare, annusare; le varietà di alberi nel mondo; 
  • l'albero nell'arte:
    TANTI ALBERI
  • l'albero nella poesia:ascolto della lettura dell'insegnante:POESIE SUGLI ALBERI 

Successivamente abbiamo osservato i primi lavori che avevamo appeso e, alla luce delle nuove conoscenze, i bambini si sono confrontati, evidenziando nei loro disegni analogie, tratti ripetuti, forme stereotipate .

Il lavoro seguente ha visto i bambini sperimentare e produrre diverse forme di alberi sfibrando pezzi di corda di vario diametro e consistenza, l'idea è nata leggendo loro questo bellissimo libro:



Ognuno di loro ha creato il proprio albero in modo diverso e creativo, personalizzando a propria scelta tronco, chioma e radici. I lavori sono stati poi incollati su un cartoncino unitamente ad un calendario stampato e con tanto orgoglio, ogni mio piccolo alunno ha portato a casa il suo capolavoro, per donarlo a mamma e papà in occasione del Natale!!!

Step finale: disegno guidato di un albero, seguendo passo passo le indicazioni della presentazione in Power Point che ho preparato per l'occasione:
I disegni realizzati dai bambini sono venuti benissimo, li abbiamo confrontati con quelli appesi all'inizio di questo percorso e tutti ci siamo sorpresi, anche la maestra, di come ormai fossimo lontani da quel "primo bosco" appeso alla parete della nostra aula!!!


GLI ALBERI   
Gli alberi
non vogliono il loro nome 
scritto nel cielo
non vogliono cantare 
poesie d'amore
non amano illuminarsi
nelle notti buie
non trattengono per se
i frutti
e neppure le foglie.
Si fanno accarezzare
dal vento
riscaldare dal sole
dissetare dalla pioggia
vestire dalla primavera
vivono 
guardandosi intorno
in silenzio
e in questo silenzio
è il loro gran parlare...
agli uomini 
alla terra 
di uguaglianza
di Pace 
e non di guerra.
Sandrino Aquilani

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