Il Natale sta per arrivare!
La realizzazione del Presepe per l'atrio, come di consueto nella nostra scuola, spetta alle classi quinte e così ... ci siamo dati da fare e, insieme ai compagni delle classi quarte che hanno addobbato l'albero, abbiamo voluto che il nostro augurio fosse questo:
IL NATALE CI HA DATO L'OCCASIONE DI PARLARE DI FRATELLANZA, DI ACCETTAZIONE, DI TOLLERANZA, DI LOTTA CONTRO LE DIFFERENZE DI RELIGIONE, DI RAZZA, DI GENERE, DI CLASSE SOCIALE.
CASA SIGNIFICA FAMIGLIA:SIA ESSA UN CARTONE ALL'INGRESSO DI UNA STAZIONE O UN RICCO PALAZZO...
UN PRESEPE CON LE OMBRE,
PERCHE' L'OMBRA
ACCOMPAGNA SEMPRE IL SOLE
E COSI' LA PACE DEL NATALE VI ACCOMPAGNI
E SIA NELLA VOSTRA CASA,
CHIUNQUE VOI SIATE,
E AL DI LA' DI OGNI DIVERSITA'!
IMMAGINA NON CI SIANO NAZIONI. NON E' DIFFICILE DA FARE. NIENTE PER CUI UCCIDERE E MORIRE E NESSUNA RELIGIONE. IMMAGINA TUTTA LA GENTE CHE VIVE IN PACE.
“Il primo approccio con la tematica della Shoah può essere mediato solo
dalla narrazione, che ne fa un essere umano il quale cerca di dare un senso a
eventi assurdi e inaccettabili”
(C. Pontecorvo, Educazione in Italia)
Quest'anno noi insegnanti delle classi quinte abbiamo avuto la possibilità di aderire al progetto "Memoria" ideato dal nostro collega Mirko Luppi riguardante la Shoah.Ritenendo che fosse una proposta oltre che utile per i nostri alunni, anche stimolante e di alto valore educativo, abbiamo collaborato con molto entusiasmo ed ottima sinergia.Attingendo al progetto del collega, ecco le informazioni principali:
DATI
IDENTIFICATIVI
·Ordine di scuola
destinataria dell’iniziativa: scuola primaria
·Modalità di partecipazione
deliberato dal Collegio docenti:
·Numero complessivo di
classi partecipanti: 4
·Denominazione delle
classi partecipanti: interclasse V
CONTENUTI
FORMATIVI E PROGETTUALI
Finalità
del progetto
·la necessità di costruire
conoscenze sul presente e di
fondare sul rapporto presente e passato
le
strategie di insegnamento:
LA
SCUOLA E’ IL LUOGO IN CUI IL PRESENTE E’ ELABORATO
NELL’INTRECCIO
TRA PASSATO E
FUTURO, TRA
MEMORIA E PROGETTO.
·l’attenzione alle abilità e
competenze operative
indispensabili per la padronanza delle
conoscenze sul
passato e delle procedure impiegate per
produrle;
·il contributo della conoscenza del
passato e del
ragionamento critico per rafforzare il confronto e il dialogo in
una società multietnica e multiculturale;
·il rapporto con l’educazione al
patrimonio e la
cittadinanza attiva.
Obiettivi
del progetto
Ripercorrere le tappe salienti della storia della Shoah attraverso le
storie raccontate in classe e attraverso l’intervento di testimoni
Ricordare la Shoah e riflettere sulla modalità di trasmissione della
memoria individuale e sul valore che essa ha per la memoria collettiva
Elaborare contenuti per una possibile didattica della Shoah
Comprendere chi erano e sono i "Giusti"
LE
TAPPE DEL NOSTRO CAMMINO
Lezione interattiva di presentazione e introduzione
alle leggi razziali italiane (Mirko Luppi)
Incontro a classi aperte con Silvano Sorani (testimone)
SILVANO SORANI RACCONTA NEL NOSTRO ANFITEATRO
Manuela Sorani canta GAM GAM con i bambini
Incontro a classi aperte con Rita Chiappini dello Yad Vashem sul tema "I Giusti fra le Nazioni"
Raccolta dei lavori e realizzazione di un libro sulla storia di Silvano Sorani in collaborazione con “IL MELOGRANO”
RACCONTO DELLA STORIA DI S. SORANI alunni V C
ILLUSTRAZIONI DEL LIBRO alunni VA / V B
LE LEGGI RAZZIALI IN ITALIA alunni V D P POESIE alunni V D
I GIUSTI FRA LE NAZIONI ITALIANI alunni V A e V B
Progetto di copertina e foto di Matteo Locatelli
6 marzo 2018 Visita del Memoriale della Shoah di Milano (Binario 21)
RICONOSCIMENTO A CLOTILDE NARDINI
Il 30 gennaio 2018, a Capannori, il Memoriale ufficiale di Israele, Yad Vashem, ha conferito la medaglia di "Giusta fra le Nazioni" alla memoria di Clotilde Nardini, alla nipote Francesca. Presenti alla Cerimonia anche Ornella e Silvano Sorani.
Dopo aver ascoltato questa bella canzone sulla casa, come al solito senza dare indicazioni a riguardo, invito i miei alunni a disegnarne una e, alla fine dell'attività, procediamo con l'analisi e il confronto di ciò che hanno prodotto e appeso in classe.
Le osservazioni che emergono sono sempre interessanti ed è facile per tutti notare quali siano i tratti e gli elementi che rendono i disegni tutti molto simili e un po' scontati.
A proposito di stereotipi, inserisco questo suggerimento di Bruno Munari
LE CASETTE DEI BAMBINI
…
Sì, ho capito: lei chiede come si fa ad abolire gli stereotipi nei disegni
infantili. Rispondo che l’intervento deve sempre partire dalla situazione
reale, da quello che il bambino già sa (perché lo ha già fatto) per aiutarlo a
sviluppare questa situazione. Supponiamo che il bambino abbia disegnato una
casetta, montagne, il solito sole… Allora gli si può dire che il suo; ma lo si
può anche incuriosire… e dire per esempio:- Cosa succede di notte? Com’è di
notte questo paesaggio? Come cambia? Cosa succede? -; oppure: - Cosa succede
quando piove? Cosa succede quando un rampicante ha riempito tutta la casetta?
Cosa succede se crescono gli alberi intorno?-; e pian piano gli si fa cambiare
quello che ha fatto. Cioè non è che si butta via quello che era stereotipato e
si mette un’altra maniera di disegnare: sarebbe troppo uno stacco; ma si aiuta
il bambino …
Poi
si può dire: -Prova a fare, adesso, una casa di legno … o una casa di vetro,
una casa di ghiaccio, una casa …; e si fanno vedere …
(Trascrizione a cura di Toni Bernardini da un intervento al
convegno “Per un uso attivo degli audiovisivi nella scuola sul territorio”
Schio 10/18 settembre 1981)
Creare curiosità, offrire occasioni di stupore, guidare i bambini ad osservare allargando i loro orizzonti, è il modo migliore per condurli verso un'espressione originale e creativa di sè e del mondo, allontanandoli dalla prigionia degli stereotipi del disegno e della mente.
Con questo sway siamo risaliti al significato di CASA come risposta al bisogno primario dell'uomo di ripararsi per poi ripercorrerne l'evoluzione, con una lettura diacronica e sincronica, attraverso una carrellata di immagini:
E' SEMPRE IMPORTANTE OSSERVARE LE OPERE DEI GRANDI ARTISTI PER IMPARARE
ATTIVITA'
LE CASE NON SONO PIATTE, MA TRIDIMENSIONALI. SEGUENDO IL FILMATO PROVIAMO A DISEGNARE UNA CASA SEMPLICE, MA CON LA PROFONDITA'
PRENDENDO SPUNTO DA DISEGNI DI CASE CHE POSSIAMO TROVARE IN INTERNET CLICCA QUI, PROVIAMO A DISEGNARLE SU DEL CARTONE ONDULATO, A COLORARLE ED ANCHE A DECORARLE, INSERENDO PARTICOLARI RITAGLIATI NELLA CARTA DA COLLAGE. ALLA FINE SI POTRANNO INFILARE DUE STECCHINI LUNGHI ALL'INTERNO DELLE ONDE DI CARTONE PER POTERLE INFILARE IN VASI O ALL'INTERNO DI AIUOLE . (idea tratta da Rivista Dada - anno XI - n° 41)
UTILIZZEREMO QUESTE CASETTE PER L'ALLESTIMENTO DEL PRESEPE NELL'ATRIO DELLA SCUOLA.
ESERCIZIO DI COPIATURA DI DIPINTI D'AUTORE CON SOGGETTO LA CASA
DOPO AVER VISIONATO IL SEGUENTE SWAY SULLE CASE DELLE FIABE, INVENTARE E DISEGNARE UNA CASA FANTASTICA
MA IN QUALI CASE VIVEVANO I PITTORI?
DISEGNAMO LE LORO ABITAZIONI COPIANDOLE DALLE IMMAGINI FOTOGRAFATE
Al via la classe quinta! Abbiamo voluto iniziare parlando di un tema che quest'anno ci tocca da vicino:
infatti è l'ultimo anno di permanenza nella Scuola Primaria, si avvicina il momento di lasciarla per passare alla Secondaria di Primo Grado. Inoltre, al rientro dalle vacanze estive, c'è stata un'altra novità: le nostre aule ora sono al primo piano nell'ala sinistra della scuola...altro piccolo cambiamento! E allora perchè non parlarne?
Ogni fase di cambiamento
è caratterizzata da sentimenti contrastanti: sconforto per quello che stiamo
lasciando e curiosità per quello che verrà.
Cambiare posizione ci permette di vedere scenari e strade che prima neanche
immaginavamo, ci permette di cambiare la visuale, di cambiare in qualche modo
la nostra porzione di mondo. Possiamo davvero dire (con Lao Tzu)
che
“Quella che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama
farfalla”.
PERCORSO:
1.Dividere la classe a gruppi (Cooperative Learning)
2.Consegnare ad ogni gruppo la seguente frase senza dare
spiegazioni:
“NON PUOI SCOPRIRE NUOVI
OCEANI FINO A QUANDO NON TROVI IL CORAGGIO DI PERDERE DI VISTA LA SPIAGGIA”
3.Chiedere ad ogni gruppo di confrontarsi al suo interno con
l’aiuto delle seguenti domande-guida:
-Qual è il senso di questa
frase?
-A cosa vi fa pensare?
-Quali emozioni vi
suscita?
-Perché le tue insegnanti
ti hanno chiesto di riflettere su questa frase?
4.Chiamare un portavoce per gruppo a relazionare sulle
riflessioni scaturite
5.Trattare il tema del cambiamento sotto diversi punti di
vista utilizzando le diverse discipline
6.Condurre i bambini a riflettere sul significato del concetto
di “cambiamento” in relazione al loro vissuto:
-Cambio d’aula (ora) –
(stimolo: frase sulla porta dell’aula - vedi immagine post del 10/9/2017 "Buon anno scolastico a tutti")
-Cambio di ordine di
scuola dopo il presente anno scolastico
"IL CAMBIAMENTO"
NELLE DIVERSE DISCIPLINE
(appunti)
ITALIANO: Poesia “Cambiamento”
di A. Joseph Cronin
La vita non è
un cammino
semplice e
lineare
lungo il
quale possiamo procedere
liberamente e
senza intoppi,
ma piuttosto
un intricato labirinto,
attraverso il
quale dobbiamo trovare
la nostra
strada, spesso smarriti e confusi,
talvolta
imprigionati in un vicolo cieco.
Ma sempre, se
abbiamo fede,
si aprirà una
porta:
forse non
quella che ci saremmo aspettati,
ma certamente
quella che alla fine
si rivelerà
la migliore per noi.
DOMANDE DI COMPRENSIONE:
COS'E' LA VITA PER CRONIN?
COSA NON E'?
COSA CI SUCCEDERA' SE AVREMO FIDUCIA?
STORIA: Il cambiamento è la condizione “naturale”
delle società umane. Esse non fanno altro che cambiare, in tempi e modi
diversi, rendendosene conto o no, volendolo o no. Si tratta di modificazioni
più o meno consistenti, più o meno rapide, di costumi, pratiche, oggetti usati,
idee, norme, credenze e valori.
I cambiamenti possono essere spontanei (scaturiti dalle relazioni di scambio
tra diverse società a contatto tra loro, e frutto di scelte e preferenze non imposte),
oppure indotti con la forza (è il caso dei cambiamenti imposti dalle guerre di
potere), infine programmati (è il caso dei progetti e piani di sviluppo, nei
quali ha luogo una previsione che – attraverso certi di tipi di interventi dell’uomo
- entro un certo tempo scaturiranno certi effetti di cambiamento).
Esempi:
I cambiamenti possono venire
dall’esterno (attraverso i contatti con altre società e culture), oppure
dall’interno (attraverso innovazioni, scoperte, riforme, provenienti da persone
interne alla società).
·L’avvento dell’uso dei caratteri mobili e
della stampa ribaltò il controllo plurisecolare sulla conoscenza, la scoperta di Gutenberg trasferì i testi
dalle trascrizioni degli amanuensi alla carta che proveniva dalla Cina.
·La scoperta del Nuovo Mondo, lo sviluppo
della scienza e delle arti, le grandi scoperte, il primo trasferimento di massa
di nuove colture e di nuove culture da un continente all’altro furono causa ed
effetto del grande sviluppo di quel tempo.
·La storia dell’uomo è sempre stata scandita
dalla introduzione di strumenti che hanno consolidato i modi di vivere e tracciato
i percorsi di civiltà. Così è stato dall’era della caccia e del nomadismo. Così
è stato dalla successiva età dell’agricoltura, accompagnata dalle prime
attività di allevamento e successivamente dalla nascita dei primi mercati. Con
la rivoluzione industriale e il cavallo vapore si è verificata la prima
accelerazione dei processi di crescita. Oggi viviamo nell’era digitale, grazie
alla scoperta e alla diffusione di tutti gli strumenti tecnologici che stanno
via via modificando il nostro modo di vivere e di comunicare.
GEOGRAFIA: La geografia studia le relazioni tra gli
uomini come abitanti della Terra, gli ambienti naturali residui e quelli via
via modificati. Gli uomini, infatti, sono il principale agente trasformatore
dell’ambiente naturale. Dal 1950 ai nostri giorni, la popolazione mondiale è
raddoppiata e la domanda di energia è quadruplicata nello stesso periodo. Si è
verificato un uso più intenso delle risorse terrestri, incluse l’estensione su
spazi sempre più vasti delle coltivazioni e dell’allevamento. L’impatto umano
sugli ambienti naturali ha raggiunto dimensioni davvero globali, ormai non esistono
aree della Terra dove non arrivi l’influenza umana, diretta o indiretta. Gli
studiosi di tutto il mondo parlano da tempo di questo cambiamento, che viene
riassunto dalla sigla GEC (Global Enviromental Change, cambiamento ambiente
locale).
MUSICA: Attività
di ascolto “ON THE LINE” di Michael Jackson