PROGETTO "MEMORIA"


Il primo approccio con la tematica della Shoah può essere mediato solo dalla narrazione, che ne fa un essere umano il quale cerca di dare un senso a eventi assurdi e inaccettabili
(C. Pontecorvo, Educazione in Italia)

Quest'anno noi insegnanti delle classi quinte abbiamo avuto la possibilità di aderire al progetto "Memoria" ideato dal  nostro collega Mirko Luppi riguardante la Shoah.Ritenendo che fosse una proposta oltre che utile per i nostri alunni, anche stimolante e di alto valore educativo, abbiamo collaborato con molto entusiasmo ed ottima sinergia.Attingendo al progetto del collega, ecco le informazioni principali:


DATI IDENTIFICATIVI

·        Ordine di scuola destinataria dell’iniziativa: scuola primaria
·        Modalità di partecipazione deliberato dal Collegio docenti:
·        Numero complessivo di classi partecipanti: 4
·        Denominazione delle classi partecipanti: interclasse V


CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI

Finalità del progetto

·        la necessità di costruire conoscenze sul presente e di

fondare sul rapporto presente e passato

le strategie di insegnamento:

LA SCUOLA E’ IL LUOGO IN CUI IL PRESENTE E’ ELABORATO


 NELL’INTRECCIO 


TRA PASSATO E FUTURO, TRA MEMORIA E PROGETTO.

·        l’attenzione alle abilità e competenze operative

indispensabili per la padronanza delle

conoscenze sul passato e delle procedure impiegate per

 produrle;

·        il contributo della conoscenza del passato e del

ragionamento critico per rafforzare il confronto e il dialogo

 in una società multietnica e multiculturale;


·        il rapporto con l’educazione al patrimonio e la


cittadinanza attiva. 


              
Obiettivi del progetto
  • Ripercorrere le tappe salienti della storia della Shoah attraverso le storie raccontate in classe e attraverso l’intervento di testimoni
  • Ricordare la Shoah e riflettere sulla modalità di trasmissione della memoria individuale e sul valore che essa ha per la memoria collettiva
  • Elaborare contenuti per una possibile didattica della Shoah
  • Comprendere chi erano e sono i "Giusti"


    LE TAPPE DEL NOSTRO CAMMINO
  • Lezione interattiva di presentazione e introduzione alle leggi razziali italiane (Mirko Luppi)
  • Incontro a classi aperte con Silvano Sorani (testimone)
SILVANO SORANI RACCONTA NEL NOSTRO ANFITEATRO



Manuela Sorani canta GAM GAM con i bambini

  • Incontro a classi aperte con Rita Chiappini dello Yad Vashem sul tema "I Giusti fra le Nazioni"

  • Raccolta dei lavori e realizzazione di un libro sulla storia di Silvano Sorani in collaborazione con “IL MELOGRANO” 

 RACCONTO DELLA STORIA DI S. SORANI alunni V C 

ILLUSTRAZIONI DEL LIBRO alunni VA / V B 

LE LEGGI RAZZIALI IN ITALIA alunni V D P
POESIE alunni V D 

I GIUSTI FRA LE NAZIONI ITALIANI alunni V A e V B

Progetto di copertina e foto di Matteo Locatelli



Creato con Padlet

6 marzo 2018
Visita del Memoriale della Shoah di Milano (Binario 21) 


RICONOSCIMENTO A CLOTILDE NARDINI

Il 30 gennaio 2018, a Capannori,  il Memoriale ufficiale di Israele, Yad Vashem, ha conferito la medaglia di "Giusta fra le Nazioni" alla memoria di Clotilde Nardini, alla nipote Francesca. Presenti alla Cerimonia anche Ornella e Silvano Sorani.




Per acquistare il libro:


clicca qui


oppure scrivi una mail a mirko.luppi1@istruzione.it 


SUPERAMENTO DEGLI STEREOTIPI NEL DISEGNO INFANTILE: LA CASA



Dopo aver ascoltato questa bella canzone sulla casa, come al solito senza dare indicazioni a riguardo, invito i miei alunni a disegnarne una e, alla fine dell'attività, procediamo con l'analisi e il confronto di ciò che hanno prodotto e appeso in classe.

Le osservazioni che emergono sono sempre interessanti ed è facile per tutti notare quali siano i tratti e gli elementi che rendono i disegni tutti molto simili e un po' scontati.


A proposito di stereotipi, inserisco questo suggerimento di Bruno Munari

LE CASETTE DEI BAMBINI
… Sì, ho capito: lei chiede come si fa ad abolire gli stereotipi nei disegni infantili. Rispondo che l’intervento deve sempre partire dalla situazione reale, da quello che il bambino già sa (perché lo ha già fatto) per aiutarlo a sviluppare questa situazione. Supponiamo che il bambino abbia disegnato una casetta, montagne, il solito sole… Allora gli si può dire che il suo; ma lo si può anche incuriosire… e dire per esempio:- Cosa succede di notte? Com’è di notte questo paesaggio? Come cambia? Cosa succede? -; oppure: - Cosa succede quando piove? Cosa succede quando un rampicante ha riempito tutta la casetta? Cosa succede se crescono gli alberi intorno?-; e pian piano gli si fa cambiare quello che ha fatto. Cioè non è che si butta via quello che era stereotipato e si mette un’altra maniera di disegnare: sarebbe troppo uno stacco; ma si aiuta il bambino …
Poi si può dire: -Prova a fare, adesso, una casa di legno … o una casa di vetro, una casa di ghiaccio, una casa …; e si fanno vedere …

(Trascrizione a cura di Toni Bernardini da un intervento al convegno “Per un uso attivo degli audiovisivi nella scuola sul territorio” Schio 10/18 settembre 1981)

Creare curiosità, offrire occasioni di stupore, guidare i bambini ad osservare allargando i loro orizzonti, è il modo migliore per condurli verso un'espressione originale e creativa di sè e del mondo, allontanandoli dalla prigionia degli stereotipi del disegno e della mente.

Con questo sway siamo risaliti al significato di CASA come risposta al bisogno primario dell'uomo di ripararsi per poi ripercorrerne l'evoluzione, con una lettura diacronica e sincronica, attraverso una carrellata di immagini:


E' SEMPRE IMPORTANTE OSSERVARE LE OPERE DEI GRANDI ARTISTI PER IMPARARE






ATTIVITA'

  • LE CASE NON SONO PIATTE, MA TRIDIMENSIONALI. SEGUENDO IL FILMATO PROVIAMO A DISEGNARE UNA CASA SEMPLICE, MA CON LA PROFONDITA'

  • PRENDENDO SPUNTO DA DISEGNI DI CASE CHE POSSIAMO TROVARE IN INTERNET CLICCA QUI, PROVIAMO A DISEGNARLE SU DEL CARTONE ONDULATO, A COLORARLE ED ANCHE A DECORARLE, INSERENDO PARTICOLARI RITAGLIATI NELLA CARTA DA COLLAGE. ALLA FINE SI POTRANNO INFILARE DUE STECCHINI LUNGHI ALL'INTERNO DELLE ONDE DI CARTONE PER POTERLE INFILARE IN VASI O ALL'INTERNO DI AIUOLE .  (idea tratta da Rivista Dada - anno XI - n° 41)



UTILIZZEREMO QUESTE CASETTE PER L'ALLESTIMENTO DEL PRESEPE NELL'ATRIO DELLA SCUOLA.





  • ESERCIZIO DI COPIATURA DI DIPINTI D'AUTORE CON SOGGETTO LA CASA 
  • DOPO AVER VISIONATO IL SEGUENTE SWAY SULLE CASE DELLE FIABE, INVENTARE E DISEGNARE UNA CASA FANTASTICA 

  • MA IN QUALI CASE VIVEVANO I PITTORI?


 DISEGNAMO LE LORO ABITAZIONI COPIANDOLE DALLE IMMAGINI FOTOGRAFATE




IL CAMBIAMENTO

Al via la classe quinta! Abbiamo voluto iniziare parlando di un tema che quest'anno ci tocca da vicino:
infatti è l'ultimo anno di permanenza nella Scuola Primaria, si avvicina il momento di lasciarla per passare alla Secondaria di Primo Grado. Inoltre, al rientro dalle vacanze estive, c'è stata un'altra novità: le nostre aule ora sono al primo piano nell'ala sinistra della scuola...altro piccolo cambiamento! E allora perchè non parlarne?

Ogni fase di cambiamento è caratterizzata da sentimenti contrastanti: sconforto per quello che stiamo lasciando e curiosità per quello che verrà. 
Cambiare posizione ci permette di vedere scenari e strade che prima neanche immaginavamo, ci permette di cambiare la visuale, di cambiare in qualche modo la nostra porzione di mondo.

Possiamo davvero dire (con Lao Tzu) che 

“Quella che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla”.

PERCORSO:

1.     Dividere la classe a gruppi (Cooperative Learning)
2.     Consegnare ad ogni gruppo la seguente frase senza dare spiegazioni:
“NON PUOI SCOPRIRE NUOVI OCEANI FINO A QUANDO NON TROVI IL CORAGGIO DI PERDERE DI VISTA LA SPIAGGIA”


3.     Chiedere ad ogni gruppo di confrontarsi al suo interno con l’aiuto delle seguenti domande-guida:
-        Qual è il senso di questa frase?
-        A cosa vi fa pensare?
-        Quali emozioni vi suscita?
-        Perché le tue insegnanti ti hanno chiesto di riflettere su questa frase?
4.     Chiamare un portavoce per gruppo a relazionare sulle riflessioni scaturite
5.     Trattare il tema del cambiamento sotto diversi punti di vista utilizzando le diverse discipline
6.     Condurre i bambini a riflettere sul significato del concetto di “cambiamento” in relazione al loro vissuto:

-        Cambio d’aula (ora) – (stimolo: frase sulla porta dell’aula - vedi immagine post del 10/9/2017 "Buon anno scolastico a tutti")

-        Cambio di ordine di scuola dopo il presente anno scolastico


"IL CAMBIAMENTO" 
NELLE DIVERSE DISCIPLINE

(appunti)

ITALIANO: Poesia     Cambiamento” di A. Joseph Cronin


La vita non è un cammino
semplice e lineare
lungo il quale possiamo procedere
liberamente e senza intoppi,

ma piuttosto un intricato labirinto,
attraverso il quale dobbiamo trovare
la nostra strada, spesso smarriti e confusi,
talvolta imprigionati in un vicolo cieco.

Ma sempre, se abbiamo fede,
si aprirà una porta:
forse non quella che ci saremmo aspettati,

ma certamente quella che alla fine
si rivelerà la migliore per noi.



DOMANDE DI COMPRENSIONE:
  1. COS'E' LA VITA PER CRONIN?
  2. COSA NON E'?
  3. COSA CI SUCCEDERA' SE AVREMO FIDUCIA?

STORIA: Il cambiamento è la condizione “naturale” delle società umane. Esse non fanno altro che cambiare, in tempi e modi diversi, rendendosene conto o no, volendolo o no. Si tratta di modificazioni più o meno consistenti, più o meno rapide, di costumi, pratiche, oggetti usati, idee, norme, credenze e valori.

I cambiamenti possono essere spontanei (scaturiti dalle relazioni di scambio tra diverse società a contatto tra loro, e frutto di scelte e preferenze non imposte), oppure indotti con la forza (è il caso dei cambiamenti imposti dalle guerre di potere), infine programmati (è il caso dei progetti e piani di sviluppo, nei quali ha luogo una previsione che – attraverso certi di tipi di interventi dell’uomo - entro un certo tempo scaturiranno certi effetti di cambiamento).
Esempi:

 I cambiamenti possono venire dall’esterno (attraverso i contatti con altre società e culture), oppure dall’interno (attraverso innovazioni, scoperte, riforme, provenienti da persone interne alla società).

·       L’avvento dell’uso dei caratteri mobili e della stampa ribaltò il controllo plurisecolare sulla conoscenza,  la scoperta di Gutenberg trasferì i testi dalle trascrizioni degli amanuensi alla carta che proveniva dalla Cina.

·       La scoperta del Nuovo Mondo, lo sviluppo della scienza e delle arti, le grandi scoperte, il primo trasferimento di massa di nuove colture e di nuove culture da un continente all’altro furono causa ed effetto del grande sviluppo di quel tempo.

·       La storia dell’uomo è sempre stata scandita dalla introduzione di strumenti che hanno consolidato i modi di vivere e tracciato i percorsi di civiltà. Così è stato dall’era della caccia e del nomadismo. Così è stato dalla successiva età dell’agricoltura, accompagnata dalle prime attività di allevamento e successivamente dalla nascita dei primi mercati. Con la rivoluzione industriale e il cavallo vapore si è verificata la prima accelerazione dei processi di crescita. Oggi viviamo nell’era digitale, grazie alla scoperta e alla diffusione di tutti gli strumenti tecnologici che stanno via via modificando il nostro modo di vivere e di comunicare.




GEOGRAFIA: La geografia studia le relazioni tra gli uomini come abitanti della Terra, gli ambienti naturali residui e quelli via via modificati. Gli uomini, infatti, sono il principale agente trasformatore dell’ambiente naturale. Dal 1950 ai nostri giorni, la popolazione mondiale è raddoppiata e la domanda di energia è quadruplicata nello stesso periodo. Si è verificato un uso più intenso delle risorse terrestri, incluse l’estensione su spazi sempre più vasti delle coltivazioni e dell’allevamento. L’impatto umano sugli ambienti naturali ha raggiunto dimensioni davvero globali, ormai non esistono aree della Terra dove non arrivi l’influenza umana, diretta o indiretta. Gli studiosi di tutto il mondo parlano da tempo di questo cambiamento, che viene riassunto dalla sigla GEC (Global Enviromental Change, cambiamento ambiente locale).




MUSICA: Attività di ascolto “ON THE LINE” di Michael Jackson



Attività di ascolto e riflessione sul testo:

Questa canzone cosa ti suggerisce di fare perché il cambiamento ti porti cose buone?

ARTE:  Spesso nel CAMBIAMENTO si va verso qualcosa o qualcuno e si lascia qualcosa o qualcuno, passando attraverso gli addii. 

Ecco come il pittore Umberto Boccioni ha rappresentato i diversi stati d'animo che accompagnano questi tre elementi del CAMBIAMENTO:


“Il trittico degli addii”: 

GLI ADDII – QUELLI CHE RESTANO – QUELLI CHE VANNO


GLI ADDII

QUELLI CHE RESTANO

QUELLI CHE VANNO



Boccioni ha utilizzato LE LINEE per rappresentare sulla tela IL MOVIMENTO e la sua DIREZIONE nel CAMBIAMENTO.


PROVIAMO A COMPRENDERE L'IMPORTANZA DELLA LINEA DEL DISEGNO E AD UTILIZZARLE IN MODO CREATIVO:



                            CON E TRA LE LINEE

ECCO ALCUNI DEI LAVORI REALIZZATI DAI MIEI ALUNNI!



























BELLISSIMO LAVORO DI DISEGNO E DI GEOMETRIA!!!



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